Quando a Tom Curry fu comunicata per la prima volta l'entità completa dell'infortunio che lo ha tenuto fuori per quasi tutta la scorsa stagione, il flanker del Sale ammise di essersi "accucciato a palla" e di aver pianto.

Dopo aver sofferto per tutto il percorso della Coppa del Mondo dell'Inghilterra l'anno scorso, il 26enne è stato diagnosticato con la sindrome dell'impingement femoro-acetabolare - una condizione che significa che la sfera nell'articolazione dell'anca non è completamente rotonda - e, mentre si preparava per l'intervento chirurgico, gli è stato detto che la sua carriera potrebbe essere finita.

"È stato terribile," ricordò Curry. "Ero fortunato perché avevo (la fidanzata) Lilla lì con me in quel momento, ma ho letteralmente pianto. Mi sono raggomitolato su me stesso. Non riuscivo davvero a elaborare, è stato un momento surreale."

Damian Griffin, professore di chirurgia ortopedica all'Università di Warwick, ha eseguito un intervento chirurgico di sei ore prima che Curry affrontasse un duro processo di riabilitazione che è durato diversi mesi.

Due volte alla settimana, Curry si recava da Speedworks a Loughborough dove doveva imparare a correre di nuovo.

"Ho cercato di correre e non sono riuscito a farlo," ha detto Curry. "Penso che sia stata la sfida più difficile da superare perché semplicemente non riuscivo a farlo ed era come se non cambiassero le cose."

"È stato un periodo davvero difficile, ma una volta arrivato a Loughborough, ho lavorato con alcuni ragazzi davvero speciali, la loro attenzione per i dettagli è incredibile e mi ha insegnato davvero a correre di nuovo."

Curry ha sorpreso coloro che lo circondavano con la velocità dei suoi progressi, ed è stato in quel momento che le conversazioni hanno iniziato a cambiare.

"Quando avevo completato tutto il lavoro di velocità e ho rivisto il chirurgo, mi ha detto: 'Il mio più grande timore era riportarti indietro, questa conversazione è su come possiamo farti migliorare come giocatore di rugby ora'", ha ricordato Curry. "Questo è stato un grande sollievo per me."

Curry ha lottato per tornare in campo nella sconfitta della semifinale di Premiership del Sale contro il Bath, giocando poco più di 30 minuti nella loro sconfitta per 31-23 all'inizio di giugno.

Fu poi immediatamente richiamato da Steve Borthwick per i test estivi dell'Inghilterra contro il Giappone e la Nuova Zelanda.

Il direttore del rugby del Sale, Alex Sanderson, ha sollevato preoccupazioni riguardo a far rientrare Curry così presto al livello più alto, ma la convocazione era di enorme importanza per lo stesso Curry.

"Ha significato tutto," ha detto. "Dal punto di vista di poter avere quella fiducia da parte di Steve e degli allenatori, è stato fondamentale."

"Ho perso un po' della Coppa del Mondo all'inizio, ho giocato un po', ho perso il Sei Nazioni. Voglio solo ripagarlo rimettendomi in forma, rimanendo in forma e giocando davvero al meglio che posso."

Curry è noto per il suo stile di gioco dinamico che lo rende fondamentale sia per l'Inghilterra che per il Sale. Ha ammesso che il suo desiderio di impegnarsi al massimo in tutto ciò che fa potrebbe aver peggiorato inizialmente l'infortunio, ma ha insistito sul fatto che non cambierà come giocatore.

"Non c'è modo," disse. "Questo non è successo a causa di un contatto. È successo solo perché ho corso un po' troppo."

Ma l'esperienza ha cambiato Curry come persona. Mentre ringraziava la sua famiglia e i suoi compagni di squadra per averlo aiutato a superare tutto, Curry ha detto di essere ora un giocatore e un uomo più maturo.

"Credo che per me sia stato un grande passo in avanti in termini di maturità," ha detto. "Devi lasciare da parte molto dell'ego. Non puoi semplicemente dire 'Farò questo.' Devi capire cosa ti renderà migliore e ti rende molto più intelligente. Penso che mi abbia fatto maturare molto."

Curry dovrà sottoporsi nuovamente a un intervento chirurgico in futuro, anche se non si sa esattamente quando. Attualmente è concentrato sul breve termine mentre il Sale si prepara per la partita d'apertura della stagione contro gli Harlequins domenica.

Sanderson ha detto che il club ora sa "quanto è lungo il pezzo di spago" per quanto riguarda le capacità fisiche di Curry, e dovrà gestire il suo carico in questa stagione.

"C'è un'aspettativa approssimativa (di cosa posso fare), ma penso che al momento sia solo prendere ogni giorno come viene e essere davvero consapevole," ha detto. "Se oggi mi sento un po' rigido, rilassiamoci, non lasciamo che ci influenzi, rilassiamoci e riproviamo un altro giorno, e continuiamo così."