Si ritiene che il Manchester United sia fiducioso di poter continuare a rafforzare la propria rosa questa estate dopo aver ridotto il monte salari dei giocatori e altri costi.

Il club ha registrato una perdita ante imposte di 3,1 milioni di sterline per il terzo trimestre dell'anno fiscale nei risultati pubblicati venerdì, molto inferiore alle perdite di 83,6 milioni di sterline dello stesso periodo dell'anno precedente.

I costi operativi totali sono diminuiti del 20,4% rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso, grazie a una riduzione della massa salariale dovuta alla partecipazione del Manchester United all'Europa League invece che alla Champions League, oltre alle uscite in prestito a gennaio di giocatori come Marcus Rashford e Antony.

La riduzione dei costi è stata attribuibile anche al programma di esuberi che ha interessato il personale non giocante, iniziato lo scorso anno.

L'amministratore delegato Omar Berrada ha ammesso che il quindicesimo posto del club in Premier League questa stagione è stato "al di sotto dei nostri standard" e ha dichiarato che c'è una "chiara aspettativa di miglioramento" per la prossima stagione.

Sembrano inevitabili cambiamenti nel personale per raggiungere questo obiettivo e, sebbene gli addetti ai lavori del Manchester United affermino che il club intenda essere disciplinato in qualsiasi investimento effettuato questa estate per rimanere conforme alle regole di redditività e sostenibilità della Premier League (PSR), la riduzione dei costi operativi insieme a un aumento del 17,4% dei ricavi offre loro margine di manovra nel mercato dei trasferimenti.

Il club è vicino a completare l'acquisto di Matheus Cunha dal Wolves per 62,5 milioni di sterline una volta terminati i suoi impegni internazionali e si ritiene inoltre che abbia un forte interesse per Bryan Mbeumo del Brentford, con cui sono già stati avviati contatti con il club londinese.

Il Manchester United ha registrato una perdita ante imposte di poco meno di 36 milioni di sterline nei primi nove mesi del periodo contabile in corso, in netto calo rispetto alla perdita di 89,2 milioni di sterline registrata nello stesso periodo dell'anno precedente.

Il club ha registrato una perdita ante imposte di 130,7 milioni di sterline lo scorso anno, suscitando preoccupazioni sul fatto che potrebbe avere difficoltà a rispettare il PSR, secondo il quale le perdite non ammissibili non devono superare i 105 milioni di sterline in un periodo di tre anni.

Tuttavia, l'agenzia di stampa PA comprende che i conti di Red Football Limited con sede nel Regno Unito sono quelli principalmente utilizzati dalla Premier League e dall'UEFA per determinare la conformità alle rispettive regole finanziarie, piuttosto che i risultati della società per azioni.

La perdita ante imposte per la Red Football nell'anno terminato il 30 giugno 2024 è stata di 36,25 milioni di sterline, oltre 94 milioni in meno rispetto alle perdite della società per azioni.

È stato riscontrato che il Manchester United è conforme al Regolamento sul Fair Play Finanziario (PSR) per il periodo di valutazione più recente fino al 30 giugno 2024.