Ruben Loftus-Cheek dice di essere ora in "pace con il passato" dopo che un grave infortunio al tendine d'Achille aveva minacciato di compromettere la sua carriera.

Il centrocampista del AC Milan è tornato nella squadra dell'Inghilterra per la prima volta da marzo 2019 dopo aver ricevuto una convocazione dell'ultimo minuto per le prossime qualificazioni ai Mondiali contro Andorra e Serbia.

Il 29enne è stato una parte importante della nazionale sotto la guida di Sir Gareth Southgate quando si è rotto il tendine d'Achille in una partita di beneficenza post-stagione per il Chelsea contro il New England Revolution nell'estate del 2019.

È successo una settimana prima della finale di Europa League e lui è rimasto fuori gioco per un anno. Ma è stato solo con l'arrivo di Thomas Tuchel a Stamford Bridge che ha ritrovato la sua forma migliore.

Il momento dell'infortunio – e il fatto che sia avvenuto in una partita senza importanza – ha spinto Loftus-Cheek a riflettere profondamente, ma ora guarda al futuro, che potrebbe includere un viaggio ai Mondiali la prossima estate.

«All'epoca mi sentivo bene», ha detto Loftus-Cheek, che è entrato nel Milan nel 2023. «Avevamo una finale europea tra una settimana e mezza o due settimane, in una competizione in cui ho giocato per tutto il tempo.»

"Quindi è stato molto strano perché mi sentivo così bene. Quindi quelle cose mi giravano nella testa, sul perché fosse successo, perché fosse successo in un momento così positivo della mia carriera."

"Ma penso che devi dirti: 'Dai, superalo abbastanza in fretta, non serve a nulla pensare in quel modo'. E inizi a lavorare sulla riabilitazione."

«Ma ci è voluto un po' di tempo per elaborare, per far uscire quelle emozioni. Ti senti giù per un periodo e poi ti dici di andare avanti.»

"Ora ho molta più esperienza. Mentalmente, sei molto più esperto, più calmo e in pace con il passato, guardando al futuro."

Loftus-Cheek, che faceva parte della squadra di Southgate ai Mondiali del 2018, ha dovuto guardare dalla poltrona mentre l'Inghilterra raggiungeva due finali consecutive degli Europei.

Ha detto di dover "dimenticare" la sua carriera internazionale degli ultimi sei anni, non avendo giocato da quando ha conquistato la sua decima presenza in una partita amichevole contro gli Stati Uniti nel novembre 2018.

«Certo, stando lontano dalla squadra per così tanto tempo, ci si abitua a non andare, anche se si vuole comunque giocare bene e spingere nel calcio di club, sperando magari di avere una possibilità», ha aggiunto.

"Ma ho dovuto semplicemente dimenticarlo e diventare un tifoso per le partite dell'Inghilterra."

«Ho guardato la finale a casa con la mia famiglia. È quasi più snervante guardarla in televisione che giocare queste partite per l’Inghilterra, quindi spero di non doverne guardare un’altra.»