Un brillante birdie d'apertura di Scottie Scheffler ha spento l'entusiasmo del pubblico di casa di Rory McIlroy, mentre l'inflessibile numero uno al mondo iniziava quella che si prevedeva fosse una passerella verso il suo primo titolo all'Open.

L'americano, che sabato non ha perso nemmeno un colpo consolidando un vantaggio di quattro colpi, avrebbe sentito le grida di «Rory, Rory, Rory» mentre il suo rivale si avviava dal primo tee nel gruppo davanti.

Ma, come prevedibile, non si è scomposto e, nonostante abbia trovato il rough dal tee, ha eseguito un approccio brillante a meno di un piede e si è subito portato sette colpi avanti rispetto al nordirlandese.

Il compagno di gioco Haotong Lee ha anche fatto un birdie, quindi il suo vantaggio complessivo è rimasto di quattro colpi.

McIlroy ha fatto un birdie al secondo buco per ridurre il distacco dal leader a sei colpi, ma non ci sono stati segni dei fuochi d'artificio iniziali del giorno precedente, quando era a tre sotto par dopo quattro buche, sulla strada per un 66.

Il campione del Masters sapeva che avrebbe dovuto realisticamente fare meglio per avere una possibilità di vincere il suo secondo Claret Jug, ma ha faticato a trovare slancio e un colpo di approccio sbagliato dal rough, ben oltre la bandiera, ha causato un bogey al quarto buco che non poteva permettersi.

Anche a otto sotto par c'era il compagno di gioco Matt Fitzpatrick, che aveva iniziato la giornata con un colpo di vantaggio, per poi fare un bogey al terzo buca par tre.

Bryson DeChambeau era anche a quel punteggio dopo 16 buche, grazie a una serie di sei birdie, mentre l'ex campione del Masters Hideki Matsuyama ha segnato sette birdie e un bogey nel gruppo dietro.